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Hawaii in marcia verso l'indipendenza

("Hawaii marching toward independence")

La Padania (Lombardy-Padania Plan)
August 13, 1998

by Matteo Incerti

HONOLULU - Il popolo delle Hawaii di nuovo in marcia per l'indipendenza.Da sabato scorso fino a ieri sera, gli attivisti indipendentistidelle Isole Hawaii, hanno manifestato per rivendicare l'illegalita' dell'annessione del Regno delle Hawaii da parte degli Stati Uniti avvenuta cento anni fa.Sabato scorso oltre 150 nativi delle Hawaii,alcuni anche su una sedia a rotelle, avevanogia' marciato a Washington, da Capitol fino alla Casa Bianca rivendicando l'illegalita' giuridica di quell'atto e chiedendo la liberta' per il proprio popolo.Tra di loro sia nativi Hawaii residenti negli altri Stati degli USA,che attivisti residenti nelle Isole, che hanno fatto un viaggio di oltre 5.000 miglia per poter partecipare alla manifestazione di protesta.Migliaia di Hawaiani (i nativi sono circa il 20% della popolazione attuale delle Hawaii), hanno invece marciato e pregato,secondo le antiche tradizioni di quel popolo, da sabato fino a ieri notte nelle varie localita' delle isole.Un percorso di oltre 150 miglia, per ricordare a tutti la storia e le tradizioni di questo popolo. Il Regno delle Hawaii fu invaso militarmente nel 1893 da parte degli Usa,ed annesso come territorio nel 1898.Nel 1959 poi con un referendum si decise l'annessione completa agli Stati Uniti. "Ma in quel referendum-spiega Butch Kaekahu uno dei leader del movimento indipendentista-mancava l'opzione indipendentista e si poteva scegliere solo tra essere o Stato dell'Unione o Territorio dell'Unione". A dar manforte agli indipendentisti ,che denunciano la distruzione della cultura locale e forti disagi sociali per la popolazione nativa e le economie tradizionali,sono diversi documenti internazionali. L'ultimo e' firmato ONU,Nazioni Unite ed e' stato redatto il 30 luglio scorso a Ginevra. In questo rapporto di 73 pagine, le Nazioni Unite consigliano di far ritornare le isole Hawaii nella lista di Nazioni che non godono di un proprio governo autonomo e dove la popolazione indigena e' stata colonizzata da altri paesi.Questa azione,se attuatada parte dell'ONU renderebbe le Hawaii elegibbili del diritto di "decolonizzazione" e quindi la secessione potrebbe essere dal puntodi vista giuridico dietro l'angolo.Secondo il rapporto redatto a Ginevra,sono state le scuse ufficiali di Clinton nel 1993 per l'annessione delle Isole Hawaii da parte degli USA, a creare il presupposto legale per far ritornare le Hawaii nella lista dei paesi "colonizzati".Anche secondo Francis Boyle,docente di diritto internazionale all'Universita' dell'Illinois,l'annessione delle Hawaii da parte degli USA e' "giuridicamente illegale in quanto manca la ratifica di due trattati di annessione da parte del Congresso come richiesto dalla Costituzione"."Ora il problema non e' piu' solo interno agli Stati Uniti come loro hanno sempre sostenuto-spiega Hayden Burgess, un attivista hawaiano, ora c'e' un sostegno internazionale e legale alla nostra battaglia e la storia realmente dira' quello che e' successo alle Hawaii"."Ma gli Stati Uniti non molleranno certo l'osso facilmente" spiega.


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